Possiamo cambiare, chi va per seguire la sua strada e chi si unisce a noi. Comunque sia, per il tempo condiviso in quel “noi dell’elaboratorio”, tutti fanno parte del gruppo e il gruppo è tutto.
Non esistono gerarchie, certo c’è chi prende l’ultima decisione perché ha il ruolo per farlo, ma tutti collaborano e ci mettono le idee, le domande, le riflessioni e le proprie mani. Così gira il mondo all’@elaboratorioculinario™.
Ecco perché è importante presentare il gruppo, perché il gruppo è parte della vostra esperienza nel nostro ristorante. Ci auguriamo che sia una piacevole esperienza.
Emanuele – il mago
Si forma in un liceo di Livorno ed entra subito nel mondo del lavoro, dei mille lavori. Lui sa fare tutto ed ogni cosa che fa la fa come un professionista.
Lui anima la sala, ristruttura il bagno, risolve i problemi elettrici, monta nuove strutture e poi anima di nuovo la sala. Come lo stregone bianco, non fatelo parlare, vi lancerebbe un incantesimo.
In sala balla e canta per il divertimento dei clienti, ma sa anche proporti piatti e vini in modo impeccabile, quasi percependo i tuoi desideri… o creandoli con le sue parole.
Alla fine dei conti, tra noi dell’elaboratorio, lui è veramente un mago in tutto quello che fa, sempre che la bacchetta non gli si rivolti contro.
Andrea – il demone
Lui non è un demone, ma si narra che faccia paura. Nel gruppo è rispettato, non per timore ma per rispetto.
Lui è la mano che tira di più, che spinge tutti gli altri ed ha un occhio che tutto vede, in sala e in cucina. Sarà veramente un demone?
Nessuno può saperlo, tranne lui. Per noi è “l’artista“, quello che elabora i piatti come tele di un pittore, quello che ad ogni sua creazione regala la complessità delle sue emozioni.
Chiamatelo Vincent, piuttosto che Demone, ma attenti a chiamarlo Chef, anche se lo è potrebbe non accettare la definizione e… se fosse veramente un demone?
Enrico – il professore
Si racconta che Vasco R. abbia scritto “vita spericolata” dopo aver ascoltato la sua storia. Pastaio, fornaio, mastro gelataio e cuoco, quei cuochi d’altri tempi, un Signore si potrebbe definire. Lui che dalle mitiche discoteche anni 80 è partito per girare il mondo. Paesi lontani, navi da crociera, forse in fuga o forse fin troppo cosciente della sua strada.
Se hai un dubbio, una difficoltà lui è dietro di te, non molla mai fino a che non ti vede camminare da solo. Insegna tutto quello che sa, dicendo sempre di non saperlo.
Parla tutte le lingue che consce per coccolare il cliente e condurlo alla perdizione con i suoi gelati, è sempre pronto a preparare qualcosa da bere per il gruppo e non sa di dire NO, perché lui, tra noi dell’elaboratorio, è “IL PROFESSORE”.
Monica – la jedi
Il bar, la cassa, la sala è ovunque. Sembra che le sue energie siano infinite, non si ferma mai e se le cose vanno male la trovi anche in plonge “perché avevo un momento di tranquillità e mi sono avvantaggiata”.
Schierata sul campo di battaglia di un ristornate è la certezza di una vittoria, lei è temuta anche dalla confusione assordante di una serata sfrenata. Se la chiami, in qualunque momento, lei c’è e non si fa mai attendere.
A volte sembra che il mondo l’abbia indebolita, ma attenti che non muova le mani in modo stano perché lei trova “insopportabile la vostra mancanza di fede” nelle sue capacità. Forse neanche lei se ne rende conto, ma è una Jedi e la forza scorre potente in lei.. occhio quando ordinate.